Non ricordo se ho scritto della legge elettorale, in passato.
Non è perfetta, ma secondo me è un passo avanti rispetto al Porcellum.
In particolare, ho sempre trovato un uovo di Colombo l'idea del ballottaggio: il premio di maggioranza rimane ampio e sufficiente (con una sola Camera) a governare, ma viene assegnato dopo un voto popolare in cui il vincitore prende per forza più del 50% dei voti, e non più (come nel Porcellum) dopo un voto in cui il primo può avere anche solo il 25% dei voti.
Ora non mi è chiaro come dovrebbe funzionare l'abolizione del ballottaggio, "perché adesso c'è il tripolarismo". Anzi, proprio perché c'è il tripolarismo, è necessario il secondo turno: al primo non si avrà mai un vincitore certo, né una quantità di voti tale da meritare il premio di maggioranza.
A meno che non si cambi radicalmente la legge elettorale (non solo ritocchi, quindi), passando a un maggioritario a collegi uninominali all'inglese, che però rischia di essere ancora più distorsivo in termini di rappresentanza.
Oppure si rinunci all'idea del vincitore certo, e continuiamo con le larghe intese. Non credo che sia una prospettiva auspicabile. Il secondo turno serve, se poi gli elettori lo "usano male", votando "contro", avranno il governo che si scelgono e che si meritano.
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