lunedì 27 gennaio 2025

Conclave

Sono stato a vedere Conclave.

Un buon thriller, un po' lento in alcuni passaggi. L'elezione finale è telefonata, poi arriva il colpo di scena che a me "teologicamente" pare abbastanza ininfluente*, non è mica la papessa Giovanna.
Il soggetto è chiaramente costruito per solleticare un certo tipo di pubblico, ma ha una solida qualità filmica. Si fa vedere, e ogni dieci minuti aggiunge un colpo di scena.

Resta un thriller, con ampi passaggi inverosimili.
Che ci siano trattative, politica e pure colpi bassi in un conclave penso che lo possiamo dare per assodato.
Che si arrivi a comprare voti lo trovo veramente inverosimile, non perché non ci siano cardinali a cui piace il lusso, ma il lusso è una cosa, i soldi sul conto in banca un'altra, ma soprattutto trovo assolutamente inverosimile che un papabile si metta a contattare cardinali per corromperli: magari se ne conosce bene uno o due può rischiare, ma se appena ne trova uno su cui sbaglia valutazione si gioca completamente la faccia e l'elezione, è un rischio troppo grande.
E i documenti nascosti nella testiera del papa, ma figuriamoci... roba da James Bond. Io credo che il papa possa tranquillamente usare un cassetto, al più chiuso a chiave, senza che debba temere che le suore di turno si mettano a rovistare.
Anche il "cattivo" (uno dei...), il cardinal Toscani, è una macchietta, la summa mefistofelica del prete cattivo e retrogrado, con un Castellitto ottimamente calato nella parte dell'antipatico. Io penso che una posizione così, pubblicamente espressa in un conclave, non sia realistica, anche perché non converrebbe al cardinale in questione.

Il film ha portato alla nomination di Isabella Rossellini per l'Oscar come migliore attrice non protagonista. A me pare un ruolo veramente troppo ridotto per poter giudicare una interpretazione come straordinaria. Sapevo della nomination prima della visione, e a un certo punto sono arrivato a immaginare che fosse lei a tirare i fili di tutto, ad aver convocato la suora nigeriana, ad aver nascosto i documenti - magari falsi - nella stanza del papa, e mi aspettavo che saltasse fuori qualcosa. Invece niente, non è così, anche lei sparisce verso fine film. Di solito le nomination ad attori non protagonisti vanno a coprotagonisti, o antagonisti, o comunque personaggi importanti nel film. In Conclave ci sono almeno cinque personaggi più importanti di lei, tutti i cardinali in vista.

E c'è un'altra cosa che mi ha colpito su questi personaggi e questo cast: sono tutti anziani.
E' un film che si sarebbe potuto girare con attori solo sopra i sessant'anni, e non ci sarebbe stato niente di strano. Sarebbe stato più realistico di altre parti del film.

Questa è la riflessione che dovrebbe fare la chiesa: da sempre è una gerontocrazia. Ha senso questa cosa?
Poi, è vero, oltre che tutti anziani sono anche tutti uomini. Su questo argomento non mi inoltro, ci sono anche questioni teologiche in ballo (la differenza di genere comporta differenza di carismi e ruoli?). Non mi pare che la stessa cosa si possa dire per l'esclusione dei giovani.

* a quanto si capisce c'è una persona con apparato genitale maschile, cresciuto da uomo e che non ha mai desiderato cambiare il proprio sesso, che da analisi mediche incidentalmente scopre di avere degli organi interni femminili. Al di là del fatto che sia possibile o meno, che problema dovrebbe esserci? Magari abbiamo già avuto papi con forme di ermafroditismo non visibile, nei lunghi secoli in cui queste analisi non si potevano fare.