Che gran Giro d'Italia che è uscito fuori quest'anno, senza le stelle al via!
Praticamente nessuna tappa deludente, praticamente solo quella aostana di Champoluc, compensata da un finale spettacolare, due ore in punta di sedia a vedere cosa succedeva. Merito di Yates, sono contento per lui, e demerito di Del Toro e dell'ammiraglia UAE che hanno buttato via il primo posto praticamente rinunciando a provarci, in modo stranissimo. Avevano cominciato a perdere la corsa quando hanno lasciato (loro e la EF, ma la maglia rosa l'avevano loro) Van Aert a 10 minuti, aprendo la possibilità che potesse scollinare il Finestre prima del gruppo. Con un uomo a testa a tirare il gruppo avrebbero potuto tenere la fuga a 5 minuti e avere Van Aert riassorbito in salita. Ma poi, quando vedi Yates guadagnare un minuto, e poi andare in maglia virtuale, perché non reagire? Il ciclismo è bello anche per questi momenti.
Alcuni appunti sparsi. Sorpresa positiva l'Astana, che bravo Scaroni! Si è visto il crescendo di forma, è partito in sordina ma la seconda metà l'ha fatta sempre davanti. Lidl-Trek oltre le aspettative già alte, hanno vinto tappe con 3 corridori diversi nonostante il forfait di Ciccone dopo Gorizia.
Molto
deludenti Q35 (Pidcock insufficiente), Soudal (va bene che Landa è caduto, ma
Maigner e tutti quelli che non erano Garofoli trasparenti), Decathlon
tranne un ottimo Proudhomme (bel futuro, deve decidere se diventare un
gregario alla Majka o uno scalatore da fuga/pois alla Ciccone o Barguil)
controbilanciato da un Sam Bennett assolutamente impresentabile. Pure
Polti tradita da Piganzoli.
Ineos ha raccolto secondo me meno del
seminato. Premio Fantomas a Rubio ottavo alla fine. Storer decimo come
lo scorso anno ma stavolta dopo il Tour of the Alps ci si aspettava
tutti di più.
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