sabato 28 settembre 2024

Referendum sull'autonomia differenziata: una prima impressione

Con il successo della raccolta firme per il referendum sulla cittadinanza, potrebbero essere tre i referendum in programma il prossimo anno: quello sulla cittadinanza e i precedenti sul jobs act e sull'autonomia differenziata.
Onestamente credo che quello sulla cittadinanza non abbia possibilità di passare il vaglio di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale: è scritto con un "taglia e cuci" e va a stravolgere il senso della legge che modifica.
 
Per quanto riguarda gli altri due, non mi sono ancora informato. Se non ho capito male quello che passa per "il" referendum sul jobs act sono in realtà quattro quesiti diversi, e bisognerà andare a vedere nel dettaglio.
Sull'autonomia differenziata invece si tratterebbe di una abrogazione totale della legge.
 
Per come la vedo io: l'autonomia differenziata è una possibilità costituzionale, a cui però finora non era possibile adire neanche volendo perché mancava una legge che stabilisse come fare in pratica.
Era nello stato in cui sono la regolamentazione dei partiti politici o dei sindacati, o le regioni prima del 1970: scritte nella Carta, ma mancanti di leggi attuative.
Ora la legge attuativa c'è (e, si noti, non obbliga alcuna regione a chiedere più autonomia: si può lasciare la legge e decidere di non servirsene).
Ha senso abolirla per tornare a una situazione non normata, di mancanza di legge?
La Corte Costituzionale già si è espressa sul fatto che i referendum non possono generare vacatio legis. Mi pare che sarebbe proprio questo il caso: aboliremmo l'unica legge che c'è a normare un diritto previsto dalla Costituzione.
Certo, bisogna vedere come è scritta la legge: se è scritta così male da minare altri diritti e principi costituzionali allora meglio toglierla. Mi informerò.

Allargando il discorso, mi dà fastidio che ci siano parti di Costituzione che restano inattuate e inattuabili perché la politica su rifiuta, per opportunità e opportunismo, di normarle. Vale per l'articolo 39, per il 49 e pure per il 116. Se non piace una cosa la si tolga dalla Carta, ma continuare a fare finta che non ci siano quegli articoli e fischiettare calciando la lattina più in là non è serio.
Se non si facessero elezioni, nonostante i diritti costituzionali, perché la politica non approva nessuna legge elettorale saremmo tutti sulle barricate (e infatti la legge elettorale non è abrogabile in toto via referendum).

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