Quando si giocano i Mondiali, tornano di moda i confronti tra giocatori di epoche diverse.
Si legge ogni volta l'accostamento (impietoso...) tra Messi e Maradona.
E salta fuori, mitico, il nome di Pelé.
L'impressione è sempre quella che quest'ultimo sia una figura ormai mitica, avvolta nell'aura di leggenda, non confrontabile in modo "sensato", oggettivo con gli altri campionissimi. Stessa cosa quando si discute sul più grande, tra lui e Maradona: eh, troppo diversi, Pelé è di unc alcio mitico, Maradona di un calcio quasi "moderno".
Però, se si va a vedere, la distanza tra Pelé e Maradona è inferiore a quella tra Messi e Maradona: Messi nasce 27 anni dopo Maradona, gioca il primo mondiale dopo 24 anni (1982-2006), gioca l'ultimo ben 28 anni dopo l'ultimo di Diego (1994-2022).
Invece la distanza tra Maradona e Pelé è di 20 anni sulla data di nascita e 24 tra i quattro mondiali giocati dai due.
La distanza tra Maradona e Pelé è la stessa, all'incirca, che tra Messi e Baggio. Sono giocatori che hanno avuto carriere quasi sovrapposte, negli estremi: quando Messi esordiva, Baggio si ritirava; allo stesso tempo quando Maradona esordiva, Pelé si ritirava.
Non ci facciamo grandi problemi a confrontare Messi e Maradona o Baggio. Allora perché dovrebbe essere impossibile confrontare Maradona e Pelé?
Il calcio è cambiato tra il 1970 e il 1990 più di quanto sia cambiato tra il 1990 e il 2015? La rivoluzione olandese e la zona sono arrivate lì in mezzo, è vero, ma è anche vero che le regole sul retropassaggio ai portieri e la protezione degli attaccanti sono posteriori a Maradona. Maradona e Pelé si confrontavano con difensori spaccagambe e pochissimi rigori, Messi incontra difensori ben diversi.
O forse è perché la maggior parte dei commentatori a cui sono affidati questi confronti, i baby boomer, erano troppo giovani all'epoca di Pelé?
I commentatori che potevano vedere con cognizione di causa entrambi esistono, ma erano i Brera, al massimo i Bruno Pizzul. Invece c'è una ampia generazione di giornalisti che hanno visto Maradona e i suoi epigoni successivi.
Infine, c'è il problema principale: Pelé lo abbiamo visto praticamente solo ai mondiali, non ha giocato in Europa. Non è un problema di età, ma di visibilità.
Ciò non toglie che quello che narrano i difensori che hanno avuto a che fare con lui, pure in quelle poche occasioni, da Trapattoni a Facchetti e Burgnich, è ampiamente significativo.
Nessun commento:
Posta un commento