Isaia 58,7 parla del digiuno gradito al Signore:
Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti [testo CEI 2008, "quelli della tua carne" nel testo CEI 1974]?Quindi anche nell'Antico Testamento c'è quel richiamo al "prima i vicini" che si ritrova poi in san Paolo. Questo atteggiamento esclusivo, anzi "inclusivo per cerchi concentrici", manca solo nel Vangelo, quando anzi i parenti sono trattati come sappiamo: "chi è mia madre, mio padre e i miei fratelli?".
Prima lettera ai Corinzi, 2, 1-5:
Io, o fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza.Paolo, come altre volte, fa professione di
Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
E' molto provocatorio per un cristianesimo che nei secoli si è sempre accostato alla ricerca intellettuale e teologica.
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