Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.Questo è il Vangelo di mercoledì, che poi prosegue con la visita dell'angelo a Giuseppe.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. [Mt 1,18-19]
Giuseppe in questo caso si mette "contro" la legge, nel senso che decide di non denunciare Maria, sapendo le conseguenze che il fatto può avere.
Questo prima che arrivi l'angelo: Giuseppe rinuncia a denunciare Maria, pur avendone il diritto.
La giustizia dei giusti non è fatta solo di denuncia, ma anche di perdono; la saggezza dei giusti è saper discernere quando è opportuna l'una o l'altro. Il giusto, poi, sa ascoltare il messaggio di Dio in questo senso.
Questo è un esempio che chi è troppo rigido - come me - dovrebbe sempre tenere a mente.
Un esempio di una situazione in qualche modo simile lo riporta Luigi Accattoli nel suo blog.
Un altro esempio è quello letterario del vescovo Myrel con Jean Valjean in quel capolavoro che è Les misérables.
Aggiunta di domenica 22 dicembre.
Dopo aver risentito il passo anche oggi, mi pare che Giuseppe dica qualcosa anche a tanti coniugi moderni, sulla gestione delle crisi familiari. Al di là del fatto di com'è andata a finire dopo l'intervento dell'angelo, c'è un Giuseppe che si crede cornuto, e non mette la cosa in piazza, non è animato da desiderio di vendetta, non desidera il male della (quasi) moglie.
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