Oggi il Vangelo presenta la spiegazione della parabola del seminatore.
In tanti anni non avevo mai osservato una cosa.
Il seme che cade tra spine, germoglia e poi viene soffocato non è la vita di fede che va persa nelle difficoltà.
E' invece la vita di fede che viene soffocata dalle preoccupazioni materiali: gli affari, i soldi, il mondo. Questi non sono distrazioni. Sono i rovi che soffocano la fede.
Le difficoltà, i dolori, le tribolazioni, sono menzionati da Gesù sotto la fattispecie del seme che non trova terreno abbastanza profondo.
Se ci facciamo sopraffare dai dolori è perché la nostra fede non è abbastanza profonda. Cioè: è "colpa" nostra. Piuttosto cattivello, questo giudizio di Gesù.
Meditate, gente, meditate.
In realtà Gesù parla delle tribolazioni a causa della Parola. Si parla forse allora del martirio. Per accettare le persecuzioni per la fede ci vuole molta fede, questa è abbastanza una tautologia. Se prendiamo per buona questa limitazione, allora forse i dolori e le malattie ricadono di nuovo nel mondo. Interpretazione già più accettabile.
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