Così ci siamo. Domenica si vota.
Ho seguito un po' a intermittenza la campagna elettorale: nella nostra traversa i volantini non girano l'angolo, tagliando fuori non solo casa mia ma sette famiglie. Di Prandelli è arrivato solo il volantino di Riprendiamoci Ospitaletto, ho recuperato un programma dai miei. Di Mena e Sarnico è arrivato - in quest'ordine - solo il programma (cioè il necessario). Solo di Antonini sono arrivati anche i volantini delle varie iniziative elettorali.
Guardando le liste, stupisce la quantità di nomi nuovi. L'amministrazione uscente conferma solo quattro consiglieri su 11 da eleggere, e perde tre degli assessori. Prandelli ha solo tre ex consiglieri. Avremo un problema di esperienza nel nuovo Consiglio. Per fortuna i quattro candidati sindaci sono già esperti. Non vorrei che fosse anche un segno di una gestione piuttosto verticistica delle liste: in effetti sia Prandelli che Sarnico negli ultimi 17 anni non hanno brillato per compattezza delle squadre e hanno litigato con parecchi propri consiglieri.
Leggendo i programmi con mia moglie ci siamo stupiti di quanto si assomiglino. Meglio così: si potrà andare a votare con una preoccupazione in meno, sapendo che le liste hanno chiaro quello di cui ha bisogno il paese. Ho sentito al confronto tra i candidati che Prandelli ha detto che gli hanno copiato il programma, mentre a casa dei miei - facendo passare il loro ben più copioso materiale elettorale - ho visto un volantino di Sarnico che sosteneva la stessa cosa. Vista da esterno, poco male: se ci sono delle buone idee, è buona cosa riconoscerle e financo copiarle.
Avevo quasi intenzione di elaborare una tabella con somiglianze e differenze, ma il tempo è sempre tiranno. Sarnico mi ha evitato il lavoro e ha evidenziato alcuni punti distintivi: essenzialmente la piscina e Villa Presti, visto che sulla sicurezza tutti promettono maggiore vigilanza e su Esselunga tutti promettono di cercare i maggiori benefici possibili*. Se dovessi votare su questi punti, probabilmente dovrei votare Prandelli: sono da sempre contrario alla piscina e avere la biblioteca vicino casa - e con più parcheggi - sarebbe utile, inoltre Prandelli parla esplicitamente di chiudere tutta la seriola che mi passa vicino casa.
Però.
Però bisogna anche considerare altri fattori. Portare la biblioteca a Villa Presti ha senso adesso che il Comune ha comprato i locali parrocchiali adiacenti? Secondo me Sarnico ha sbagliato a fare un'operazione così impegnativa a poco tempo dalla scadenza elettorale (qui la "correttezza" usata per Esselunga non è stata praticata), ma ormai la frittata è fatta. A questo punto, messi di fronte al fatto compiuto, non sarebbe più conveniente spostare la biblioteca, anche perché non mi pare di vedere proposte alternative per quegli stabili in centro.
Inoltre non posso non notare che Prandelli ha cambiato idea di parecchio rispetto ai suoi 10 anni da sindaco. Ora siamo al non consumo del territorio; ricordiamo tutti qual è stata la scelta urbanistica delle sue amministrazioni. Addirittura un volantino di Mandelli - che ha firmato tutti i progetti di edifici pubblici e privati tra il 2001 e il 2011, tra cui casa mia - prevede una variante al PGT per evitare altre edificazioni. Ora c'è il no alla piscina, nel 2011 c'era la piscina già con progetto e rendering sul giornalino del Comune. Ora siamo all'allungamento della sosta gratuita, sette anni fa la giunta Prandelli sosteneva che il primo periodo gratuito fosse "tecnicamente impossibile": smentiti dai fatti. Ora Prandelli dice (al confronto tra i sindaci) che il piano di diritto allo studio è inadeguato, ma io ricordo (e sono sicuro che ad avere il tempo si ritroverebbe anche sul blog del centrodestra) che per anni si è accusata la Chiodelli di saper solo fotocopiare il piano dell'amministrazione Prandelli - che quindi era inadeguato anche allora?
(prosegue domani, ché stasera è tardi)
Disclaimer: questa è la conclusione della campagna elettorale, quindi può essere che ci sia qualcuno che legga questo post e desideri commentarlo. Mia la casa, mie le regole: io ci metto nome e cognome, d'ora in poi accetterò commenti solo corredati da nome e cognome dell'estensore. Voglio sapere con chi ho a che fare. Già cinque anni fa ebbi problemi con una lista, per cui prima mi si rispondeva in un modo e senza firma, poi altri esponenti si facevano sentire separatamente, una volta anche scusandosi per l'atteggiamento dell'anonimo estensore della precedente risposta. Perciò tutti i commenti privi di un nome e cognome riconoscibile verranno eliminati.
* Quanto alla mancata definizione degli accordi per "correttezza", per lasciare alla successiva amministrazione la definizione dei dettagli, ho
sentito che Antonini alla serata di confronto la pensava diversamente:
lì è la parola del sindaco contro la parola di Antonini, che citava gli
ordini del giorno del Consiglio Comunale, da cui l'accordo con Esselunga è stato espunto all'ultimo momento, secondo lui perché è semplicemente saltato.
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