Sono arrivato al termine del libro.
La seconda metà è meno scorrevole della prima. Ricostruisce l'iter dei vari processi, compresi dubbi, depistaggi, opinione pubblica. E' più difficile da leggere, con una mole di nomi che appaiono per poche righe e poi vengono richiamati a decine di pagine di distanza.
La parte più interessante è probabilmente la descrizione del clima attorno al primo processo, cosiddetto Buzzi. La ricerca di un colpevole purchessìa. Mi pare di immaginare la "bava alla bocca", per la giustificata rabbia.
Impressionanti le polemiche per gli avvocati - magari di sinistra! - che difendono gli imputati.
Non riesco invece a provare rabbia per la cortina di omertà e di fumo che circonda la strage. Probabilmente, sicuramente è perché non sono stato direttamente coinvolto, perché la vedo come una cosa "lontana".
L'impressione, leggendo, è che certe cose fossero ineluttabili, visto il clima che la stessa Tobagi ha descritto. Si è fatto quel che si è potuto.
Un libro comunque da conoscere, molto molto istruttivo.
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