Di ritorno da una fiera a Roma...
Lascio perdere i pensieri bassi (tipo: come si fa a fare una fiera da 14 padiglioni nella città più grande dell'Europa mediterranea e non farci arrivare un mezzo pubblico se non una navetta dalla stazione FS che non ha nemmeno una fermata e "passa quando passa"... oltre a tutto il resto) e sto su quelli alti.
Ieri, nell'attesa di volare da Ciampino verso Bergamo, siamo arrivati in aeroporto con un po' di anticipo. Avendo a 500m l'Appia Antica, siamo andati a farci una mezz'oretta di passeggiata. Adoro la sensazione di antichità, di storia che trasuda da questi posti. Le vedute sulla campagna romana sono ancora oggi le stesse dei vedutisti ottocenteschi, con greggi, rovine, pini marittimi.
Dopo due ore siamo decollati. Un paio di minuti dopo la partenza sotto di noi, a sera ormai fatta, è passata la Città Eterna illuminata. Si sono viste e ben distinte la facciata di S. Maria Maggiore, il Colosseo, piazza Repubblica, piazza del Popolo, il Foro Italico. Non li avevo mai visti dall'alto: di solito a Roma (che amo) ci vado in treno.
E pensavo che una tale meraviglia è appannaggio di noi moderni: ho visto il panorama da un aereo, una macchina che permette all'uomo di fare ciò che è forse più innaturale per lui - volare. Le meraviglie del progresso si sposano con le meraviglie della storia. Dove può arrivare l'ingegno umano!
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