Abbiamo dei governanti irresponsabili.
Parlo della nuova versione della manovra economica. Bene l'intervento sulle pensioni, che almeno è strutturale, seppure di basso impatto (si applica solo ad alcune categorie specifiche).
Per il resto, solo aria fritta.
Via il "contributo di solidarietà". Nessun genere di patrimoniale. Niente tassazione dei capitali scudati. E fin qui va anche bene, visto che sarebbero state misure una tantum. Niente aumento dell'IVA. Niente abolizione delle Province né diminuzione dei costi della politica, rinviate al giorno del poi e al mese del mai. Limati i tagli agli enti locali. Invariate le agevolazioni alla Chiesa, si agisce invece solo su quelle alle cooperative (mossa su cui non sono contrario a priori, ma che ha un sapore eminentemente politico).
A fronte di cosa? Di nuove promesse sulla lotta all'evasione, unici nuovi introiti (per nulla certi) oltre al ritocco pensionistico. Una lotta con mezzi ignoti, tra l'altro: non ci sono misure sulla tracciabilità dei pagamenti, ad esempio.
Solite promesse da marinai, decisioni prese per gretto tornaconto politico presso i propri referenti. I mercati bocceranno sonoramente questa fuffa, nelle prossime settimane, e ci ritroveremo a dover fare una terza manovra tra 20 giorni. Scommettiamo?
p.s. bene che sia rimasto il Consiglio comunale nei piccoli Comuni: avere solo il sindaco sarebbe stata un'aberrazione. Bene l'obbligo di accorpare le "funzioni fondamentali" (ma come si farà, poi?), anche se avrei preferito accorpare direttamente i Comuni. Male l'abolizione di ogni piccolo compenso a consiglieri comunali e la loro ulteriore riduzione: credo che siamo sotto il livello di guardia per correttezza democratica e riconoscimento dell'attività.
RispondiEliminaSolo irresponsabili? E perché non anche incapaci? E magari corrotti? Senza dimenticare gli inquisiti / imputati / condannati / avvocati di inquisiti / avvocati di imputati / avvocati di condannati (anche se, per dovere di cronaca, gli avvocati sono quasi tutti non "governanti" ma "legislatori", il che comunque non cambia la sostanza, visto che è il Parlamento che *dovrebbe* fare le leggi...)
Matteo