In riferimento al clima frizzantino che si è improvvisamente acceso su Ospitaletto.org, metto i miei 2 cent.
Sulla piscina, non da ora confermo la mia contrarietà, corroborata da quattro chiacchiere fatte con un amministratore di Gussago che mi raccontava delle difficoltà incontrate da chi ha costruito il centro Le Gocce. E' vero che era una promessa elettorale, ma è quella che vedrei più volentieri disattesa.
Sui dossi, non sono una novità e ce ne saranno ancora. Anche le polemiche sulla loro dimensione non sono particolarmente nuove. Secondo me non sono un male in sé, la maggior parte dei dossi vecchi erano "morbidi" e sopportabili, pur facendo la loro funzione di rallentatori. L'idea degli speed check al posto dei dossi può essere buona per l'effetto "intimidatorio", anche se poi non essendo apparecchiature certificate non possono dare multe, quindi non servono a fare cassa. Certo come prima opera pubblica costruire dei dossi è uno scivolone d'immagine.
Sul PGT, è evidente il conflitto tra le promesse elettorali (non edificare) e quanto costa realizzarle (pare che alcuni oneri di urbanizzazioni promesse nel PGT siano già a bilancio). Non darò la colpa all'amministrazione se deciderà di concedere le edificazioni, ma mi aspetterei almeno un piccolo segnale in merito: scorporare almeno qualcuna delle nuove urbanizzazioni promesse. Se infatti si rinuncia a edificare negli anni prossimi, comunque in qualche modo i denari andranno trovati: si tratta "solo" di anticipare a quest'anno questa filosofia.
Dirò di più: il PGT è lo strumento principe per realizzare una "visione" di un paese, sarebbe brutto abdicare del tutto per motivi economici. Io credo che per dar seguito non solo alle promesse della campagna elettorale, ma anche alle proposte di un paese più razionale fatte lungo molti anni di opposizione, Sarnico dovrebbe lasciar decadere il PGT e riscriverlo da zero (i tempi tecnici ci sono tutti), in modo da dare gambe e consistenza al nuovo.
Ciò non toglie che si possano mantenere nella nuova proposta alcune delle aree già promesse da Prandelli, in modo da limitare il danno economico, ma non tutte: si sceglieranno le aree che ha senso edificare in base a una visione complessiva, che - si è sempre detto dall'allora opposizione - mancava al centrodestra. Così si faranno differenze tra aree e tra richiedenti? Sì, ma ciò non è un male: è compito della politica saper scegliere, l'importante è giustificare la scelta di un'area invece che di un'altra con criteri razionali, ragionevoli e trasparenti.
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