Quest'anno per la prima volta si è equiparato l'elettorato di Camera e Senato.
Mi è venuto in mente che la differenza di risultati tra le due Camere, conoscendo il numero di votanti, poteva permettere di ricostruire (supponendo che gli over 25 votino allo stesso modo sulle due schede) il voto dei giovani tra i 18 e 25 anni.
Ho fatto qualche conteggio sui dati del 2018, e ne è risultato quanto segue.
Partito | % Camera | % Senato (>25) | % Voti under 25 |
Differenza % |
M5S | 32,68 | 32,22 | 37,97 | +5,75 |
PD | 18,76 | 19,14 | 14,39 | -4,75 |
Lega | 17,35 | 17,61 | 14,36 | -3,25 |
FI | 14 | 14,43 | 9,05 | -5,38 |
FdI | 4,35 | 4,26 | 5,39 | +1,13 |
LeU | 3,39 | 3,28 | 4,66 | +1,38 |
+E | 2,56 | 2,37 | 4,75 | +2,38 |
I risultati sono abbastanza intuitivi: la differenza più grande tra under 25 e over 25 fu a favore del M5S, mentre PD e FI sono partiti votati più da adulti e anziani che dai giovani.
Quello che mi interessa è che le differenze ci sono, ma non sono abissali. Per esempio la "classifica" di gradimento tra gli under 25 è la stessa che negli over 25 e nell'elettorato generale.
Per questo sono stato stupito (e scettico) quando mi è capitato sott'occhio questo sondaggio di qualche giorno fa.
Fratelli d'Italia al 5% tra gli under 25, a fronte di una media nazionale del 24.4%?
Verdi e SI al 14% tra i giovani, a fronte di un risultato nazionale del 3.6%?
Mi pare che si indichi decisamente troppa variabilità. Il confronto tra Camera e Senato non mostra nulla del genere per nessuna elezione delle legislature scorse.
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