Sono usciti i dati Istat sulla mortalità in eccesso del 2020.
Alcuni appunti. Il 96.3% dei morti in più è nella fascia sopra i 65 anni, e il 76.3% sopra gli 80 anni.
Gli anziani sono la primissima categoria da proteggere.
Mi spiace che per le vaccinazioni abbiamo deciso di iniziare dagli infermieri; inoltre mi chiedo se non fosse il caso di implementare qualche forma di protezione specifica, anche in termini di libertà di circolazione.
Un confronto con l'Europa (mi chiedo perché solo con alcune nazioni) sembra smentire che ci sia una forte correlazione tra età media della popolazione e mortalità.
Ci deve essere quindi qualche altro fattore più "pesante" della piramide demografica.
Infine, un confronto tra prima e seconda ondata. Si può infatti pensare che in Italia pesi il fatto di essere stati colti di sorpresa.
Il picco di morti in eccesso della seconda ondata, a novembre, è
praticamente uguale al picco di marzo (+50%). A primavera poi restammo
alti anche ad aprile, però questo è un dato che non depone a favore
della nostra prevenzione/risposta autunnale.
In Belgio e Francia la
seconda ondata è andata un po' meglio della prima, un 20% e 10% circa
(rispettivamente) di mortalità in eccesso in meno, in Olanda il secondo
picco a novembre non l'hanno neppure avuto, e nemmeno in Spagna, tra i Paesi per cui c'era stato un picco in primavera.
La Polonia ha fatto solo nella seconda ondata tutto quell'enorme eccesso che si vedeva nel grafico sopra.
Una buona notizia: i decessi a gennaio sono 70538. I decessi medi negli anni 2015-2020 sono mediamente 67273. L'eccesso di mortalità è quindi di 3265 persone, il 5%.
Però i morti ufficiali Covid sono ben 12572.
Questo vuol dire che al di fuori del Covid sono morte 9000 persone in meno: quest'anno le misure di controllo hanno stroncato l'influenza. Oppure (altro modo di dire la stessa cosa) di quei 12500 morti per Covid 9000 sarebbero forse morti ugualmente di influenza.
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