martedì 12 gennaio 2021

I ministeri femminili

E così il Papa ha aperto il lettorato e l'accolitato alle donne.

Stando al singolo provvedimento, può essere molto come può essere nulla.
Se sarà solo la certificazione di prassi consolidate, per cui magari ci sarà una cerimonia in cui si affiderà il "mandato di lettori" a quelli/e che di solito già leggono in chiesa, allora saremo nell'atto burocratico e basta.
Se invece si interpretano questi ministeri come (detto brutalmente, per capirci) "pezzi" del sacramento dell'Ordine - oggi il lettorato e l'accolitato sono tappe verso il diaconato e poi, eventualmente, il sacerdozio - allora cambia tutto, può essere un grimaldello.

La questione del ruolo delle donne è stata un punto critico, un anno fa, del sinodo sull'Amazzonia, e lo è adesso del più grande problema di papa Francesco: il cammino sinodale della Chiesa tedesca, su cui suggerisco questo bel pezzo.

I due momenti sono molto collegati, perché l'impostazione del sinodo amazzonico era stata fortemente ispirata da vescovi e teologi tedeschi, che contavano di portare avanti in parallelo le istanze di rinnovamento sui due fronti.

Però sul fronte amazzonico le cose non sono andate come previsto: nel documento di preparazione al sinodo si insisteva sulla scarsità di preti e sulla conseguente penuria eucaristica, e si insisteva sul ruolo delle donne. Qualcuno aveva visto, implicitamente, l'intenzione di suggerire preti sposati (soprattutto) se non donne.
Durante la discussione la paventata possibilità di ordinare uomini sposati fu tolta dal tavolo, e anche papa Francesco ha dichiarato spesso di ritenere il celibato un dono e di non essere disposto a rinunciarvi. Così il documento finale si concentrò sul ruolo delle donne, chiedendo ministeri apposta per loro e anche, esplicitamente, il lettorato e l'accolitato.
Papa Francesco infine tirò le conclusioni del sinodo con l'esortazione Querida Amazonia, stringendo ancora i cordoni: solo il sacerdote può celebrare l'Eucaristia e confessare, per le donne si auspicava un maggior coinvolgimento in ruoli non ordinati ma con mandato del vescovo e rispettando la loro "impronta femminile".

Nonostante queste frenate papali, in Germania - dove la chiesa ha una concorrenza, ma più in generale un confronto quotidiano con i protestanti - hanno tirato dritto, e il cammino sinodale è diretto verso grandi aperture e grandi mal di pancia vaticani. C'è chi adomba addirittura uno scisma, per ora naturalmente siamo molto lontani da ciò, ma è vero che il Papa ha scritto una lettera pubblica per rampognare i vescovi tedeschi e che questi hanno reagito fischiettando come nulla fosse.

Questo provvedimento, che va oltre le parole papali al termine del sinodo, accogliendo le richieste del documento finale (a trazione tedesca), può essere letto in due modi anche rispetto alla Germania: un contentino, una apertura; oppure un modo di dire "calmatevi, non c'è bisogno di correre, ci sono tante cose che si possono fare senza spingersi troppo oltre come fate voi".

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