venerdì 25 aprile 2014

I rappresentanti che vogliamo

Sottotitolo: panegirico di Enrico Zanetti.

Di cui non conoscevo l'esistenza prima di leggere questo scambio con il bravo Seminerio. E' così che vorrei fossero i miei rappresentanti: disponibili al dialogo, costruttivi, realisti, con chiare le priorità ma con una visione.

Nella risposta di Zanetti leggiamo tutte queste qualità. Zanetti sa che la politica è l'arte del fare il bene possibile. Sa che non può essere un talebano contro ogni compromesso, purista della propria coerenza:
farò la mia buona o cattiva parte al Governo del Paese con la medesima determinazione e feroce serenità [...] non mi sentirete mai dire che fino a quando non avrò il 51% resterò in tribuna a gufare

ma anche che è necessario avere chiaro cosa è giusto e cosa è sbagliato:
È ora e tempo che tutti i redditi vengano tassati allo stesso modo, salvo agevolazioni mirate. È una questione di equità, semplicità e trasparenza.

In pratica per agire in una situazione in cui non si decide da soli bisogna stabilire le priorità, e capire che  su alcune battaglie è opportuno puntare i piedi, su altre bisogna accontentarsi di ciò che si riesce ad ottenere:
verificherò i margini di intervento, ma non farò barricate su questo punto, o meglio ne antepongo altre su alcuni tagli di spesa e, se non potrò ottenere il 100% di quello che vorrei, cederò piuttosto su questa disposizione.

Ciò non vuol dire rinunciare ad avere una visione, da portare avanti in particolare laddove si può incidere di più, ovvero all'interno del proprio partito:
uno spazio libero dove uomini e donne libere possono fare una politica 100% liberale e riformista, 0% berlusconiana, 0% CGIL

pur senza mettersi le fette di salame sugli occhi:
è indubbio che alcuni di quelli che erano entrati in politica dietro chiamata diretta di Mario Monti, preso atto che non era una passeggiata d’onori in cui il più sfigato diventata minimo sottosegretario, si sono squagliati come neve al sole.

Nel merito delle opinioni si può discutere, come sempre. Il metodo mi sembra però il migliore possibile. Sottosegretario Zanetti, lei ha guadagnato un estimatore.

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