La sua professoressa di matematica è incinta ed è andata in maternità.
La scuola si è attivata per sostituirla. La ricerca è stata un po' difficoltosa, a quanto pare, ma dopo tre settimane di posto vacante a dicembre è arrivato un supplente.
A gennaio l'insegnante se ne va perché - secondo le informazioni arrivate - avrebbe trovato un posto più vicino a casa e si sarebbe trasferito.
La scuola chiama una terza insegnante. Questa viene per due lezioni, e la terza si presenta solamente per annunciare alla classe che è incinta e dalla lezione successiva sarebbe stata in maternità.
La scuola, cerca cerca, alla fine affida fino a termine dell'anno la cattedra ad una ragazza che insegnava informatica in una scuola professionale, e che viene messa a insegnare matematica in una quarta liceo. Questa ragazza aveva seguito una componente della classe per delle lezioni private di matematica al I e II anno, poi al terzo anno le aveva detto che non era più in grado di seguirla perché gli argomenti stavano diventando troppo difficili.
Ricapitolando:
- La prima insegnante, quella di ruolo, va in maternità: bene, auguri e figli maschi, felicitazioni, è un suo sacrosanto diritto.
- Nel caso del secondo insegnante: si può mollare una cattedrà già accettata così di punto in bianco? Non dovrebbero esserci delle sanzioni? Una decurtazione del punteggio? Non è una mancanza di correttezza nei confronti dell'impegno già preso nei confronti di una classe? Le regole non dovrebbero permettere ciò: se si inizia un anno lo si finisce, se non per cause di forza maggiore.
- Ma il caso più scandaloso è il terzo. E' una presa in giro. Va bene il diritto alla maternità, ma qui si parla di una supplente che ha cercato e preso la cattedra a metà anno sapendo di essere incinta. In pratica per farsi pagare la maternità dallo Stato. Questo non dovrebbe essere permesso: un'insegnate incinta non dovrebbe essere eleggibile per delle supplenze che durino più di un mese. Il diritto di 20 alunni prevale sul diritto della singola docente (non di ruolo). Biognerebbe almeno azzerare il punteggio a chi si comporta così.
- E la quarta è probabilmente una persona che avrà maturato i titoli abilitanti all'insegnamento ai tempi di qualche università tecnica, ma che non aveva mai nemmeno considerato di mettersi ad insegnare matematica in un liceo scientifico. Anche qui: bene i titoli, sicuramente ora si impegnerà a ripassare e si rimetterà al passo, ma qualche metodo meno automatico no?
Ecco qui uno spaccato di scuola pubblica che funziona. Male. Le protezioni e i paracadute di cui godono gli insegnanti pubblici andrebbero ribaltati da cima a fondo, a allora potremo parlare di stipendi.
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