L'Italia pone il segreto sulla lista delle armi che manda in Ucraina.
Di più: è segreto anche l'impegno economico militare al riguardo.
Forse per la lista delle armi ci potrebbe essere qualche vago motivo strategico, ma non si capisce che motivo strategico possa esserci nel secretare anche il costo. Costo che comunque in qualche modo dovrà risultare a bilancio, direi.
Ma anche riguardo alla lista delle armi, ci sono esempi virtuosi ben evidenti: la Germania pubblica con cadenza settimanale la lista degli approvvigionamenti, gli Stati uniti forniscono una lista aggiornata al 24 febbraio. Quindi non si vede che tipo di motivo strategico dovrebbe esserci. Certo non si parla di scrivere "il giorno X partirà una spedizione Y con il treno Z dalla stazione A alla stazione B", ma una lista la forniscono tutti tranne noi: persino Wikipedia fa cenno al segreto di Stato solo per quel che riguarda l'Italia.
Se sull'opportunità dell'invio si possono avere opinioni diverse (la mia: non è una scelta nella nsotra disponibilità, data la nostra collocazione internazionale e le nostre alleanze), la trasparenza sarebbe una battaglia minima di correttezza che mi aspetterei da tutti.
Ho un vago ricordo che all'inizio si disse che una scelta "pesante" come l'invio di armi sarebbe stata fatta sotto il controllo parlamentare, invece siamo qui a votare deleghe in bianco al governo ogni tot mesi, senza sapere alcun dettaglio.
Almeno una relazione trimestrale con i dettagli mi sembrerebbe il minimo sindacale.
Il segreto di Stato trova motivazione, a mio parere, solo in un peloso "non disturbate il conducente", che sia Draghi o Meloni.
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