Gestione della crisi da parte del PD, ovvero manuale per la trattativa perfetta:
Ecco, Zingaretti dev'essere l'eschimese che lo compra.
(Comunque non c'è solo lui, eh: oggi Salvini delira al Quirinale parlando di manovre esterne, Merkel, Macron eccetera, "non è un Conte bis, è un Monti bis". Poi scopriamo da Grillo l'ipotesi dei ministri tutti tecnici, che conferma i deliri di Salvini.)
- direzione del 26 luglio: "in caso di crisi, elezioni, non esiste alcuna ipotesi di alleanza con i Cinque Stelle". Approvata all'unanimità.
- 11 agosto: un senatore semplice del PD dice che la cosa sopra approvata all'unanimità è folle.
- direzione del 21 agosto: mandato a trattare con richiesta di "profonda discontinuità con il governo gialloverde" e cinque punti: "Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del Parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori; svolta delle ricette economiche e sociale".
- Nei giorni successivi, svolgimento del tema:
profonda discontinuità -> vogliamo Conte primo ministro
democrazia rappresentativa -> vogliamo la votazione su Rousseau
cambio nella politica migratoria -> Trenta e Toninelli controfirmano il divieto di sbarco alla ONG Elenoire - 27 agosto, mattina: Di Maio chiude la trattativa se non si accetta Conte.
- 27 agosto, pomeriggio: il PD
cala le bragheaccetta Conte, dimostrando chi dei due ha più paura delle elezioni. - 28 agosto, mattina: direzione PD vota all'unanimità la disponibilità a fare il governo, evidentemente convinta dallo svolgimento di cui sopra.
Ecco, Zingaretti dev'essere l'eschimese che lo compra.
(Comunque non c'è solo lui, eh: oggi Salvini delira al Quirinale parlando di manovre esterne, Merkel, Macron eccetera, "non è un Conte bis, è un Monti bis". Poi scopriamo da Grillo l'ipotesi dei ministri tutti tecnici, che conferma i deliri di Salvini.)
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