Due letture interessanti della situazione politica attuale: questa sulla politica economica e questa più generale sulla impostazione "ideologica", o meglio non ideologica di questo governo.
Mi pare che il discorso sia condivisibile: non si vede una prospettiva unificante di fondo, una "cosa" che non sia per forza un'ideologia, ma un'ispirazione, una direzione di marcia. Probabilmente è l'evoluzione di ciò che successe con Renzi: l'unica cosa che conta è il cambiamento.
Non sono convinto che questa evoluzione del dibattito sia positiva.
Per quanto riguarda Cottarelli, invece, credo che la ratio sotto lo statalismo di cui parla sia la protezione: viviamo in tempi in cui c'è diffusa paura, e mamma Stato ci promette protezione, dall'idraulico polacco, dalla Fornero, dalla disoccupazione. Il merito comporta competizione: non è compatibile con la protettività. Certo questo approccio non può funzionare se disgiunto da responsabilità.
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