Il mese prossimo sarò di nuovo a Roma, a vedere l'effetto dell'amministrazione grillina.
Per ora, alcuni pensieri sparsi.
Roma è irrecuperabile. Ora ne abbiamo la prova. Le abbiamo provate tutte. La destra dopo decenni di sinistra, e Alemanno si è messo a occupare tutto l'occupabile. La sinistra "diversa", che vien da fuori, e Marino è stato mangiato vivo da chiunque rappresentasse un qualche potere a Roma - compreso il suo partito. I Cinque Stelle si rivelano facile preda degli stessi maneggi da parte degli stessi ambienti.
Forse un commissario con poteri di dictator potrebbe fare qualcosa. Ma ormai la do per persa.
I Cinque Stelle stanno affrontando il fatto che non esistono risposte semplici a problemi complessi. Che in politica non esistono regole universali sempre ciecamente valide, che fare buona politica vuol dire scegliere ogni volta qual è la cosa giusta da fare. Che ci sono i princìpi, ma la loro declinazione in pratica non può essere risolta in uno statuto (tra l'altro già disatteso plurime volte).
Virginia Raggi sta dando ragione a chi la descriveva come una marionetta. io non ci avevo creduto, e me ne dispiaccio.
Secondo me finirà con i Cinque Stelle che metteranno sotto tutela Raggi, ribalteranno la giunta, governerà il direttorio (che nome triste) e si andrà avanti continuando ad alzare la voce e a comportarsi come oggi con chiunque non sia del loro partito. In una politica fatta di "noi e loro" va così.
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