In questo ultimo periodo sono stato prima a Expo, poi a Roma, per visitare il Senato e il Vaticano con la SFISP (a proposito, sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno).
Secondo me le tre esperienze hanno un tratto in comune: mostrano il bello che c'è intorno a noi, anche in situazioni dove meno te lo aspetteresti. Il mondo come vorresti che fosse, in un certo senso.
Sono stato a Expo giovedì 8 ottobre, assieme ad altre 150mila persone. Secondo me eravamo ai limiti della capienza ragionevole, in modo che l'esposizione sia ancora (parzialmente) fruibile.
A me e mia moglie è piaciuto: è vero che c'è tanta architttura e tanti effetti speciali, ma non è vero che non si parla di cibo (specie nei cluster). Noi abbiamo imparato qualcosa. Inoltre è stato bello fare un "giro del mondo virtuale": ogni nazione, anche e soprattutto tra le più piccole, ha voluto evidenziare le sue bellezze, i suoi punti di forza. C'era persino un depliant dell'ufficio turistico palestinese (!!) che magnificava la bella spiaggia di Gaza (!!!!).
Il mondo ha messo in mostra tutte le sue potenzialità, tecniche e paesaggistiche: ha mostrato quanto potrebbe essere un posto meraviglioso se non ci fossero le guerre, la fame, le tragedie che tutti conosciamo. Allora anche sulla spiaggia di Gaza si potrebbe fare il bagno.
Siamo stati in Senato giovedì scorso, in compagnia del senatore Paolo Corsini. La presenza di Ban Ki-Moon alla Camera ci ha impedito di assistere ad una seduta, ma abbiamo visitato la struttura accompagnati dagli inservienti di Palazzo Madama.
Il personale del Senato si è mostrato molto dispiaciuto della diminutio che aspetta la Camera Alta in futuro, e addirittura i camerieri del ristorante interno si sono lamentati della trasformazione in tavola calda a buffet, dettata - immagino - da volontà di risparmio.
Il senatore Corsini si è poi intrattenuto con noi discorrendo di alcune questioni di attualità e di politica. E' stato veramente interessante. Fa piacere sapere che ci sono persone che ragionano con profondità, soppesando i problemi anche da un punto di vista di "filosofia politica" e avendo la competenza per farlo, ma al tempo stesso sanno sporcarsi le mani e giocare con le regole della politica, senza chiudersi in torri d'avorio.
Anche qui, sono le istituzioni come vorremmo che fossero: con una loro solennità, e amate da chi le fa funzionare.
Infine abbiamo visitato il Vaticano, accompagnati dal cardinale Giovanni Battista Re e poi da monsgnor Vincenzo Peroni, cerimoniere pontificio. Al di là delle bellezze di San Pietro e del Palazzo Apostolico, ovvie ma non per questo meno splendide, è stato rassicurante toccare con mano un ambiente in cui gli uomini non pensano secondo il mondo, ma si preoccupano del "tramite" tra lo Spirito e il mondo. A suo modo, nelle intenzioni, il Vaticano ha un ruolo non dissimile da quello di certi monasteri di clausura.
Certo alcune cose fanno ancora un po' troppo "corte", vecchi retaggi del Papa Re, ma sappiamo che il tempo è galantuomo.
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