Ecco la sentenza del Consiglio di Stato, che respinge il ricorso del Ministero dell'Interno (che avrebbe voluto votare nel 2013) contro la sentenza che impone la ripetizione delle elezioni a liste bloccate entro tre mesi dal passaggio in giudicato del dispositivo precedente.
Quindi, sic stantibus rebus, vista la rapidità del Consiglio di Stato, forse si riapre una finestra per votare in autunno (anzi, a questo punto dovrebbe essere così). Vedremo se la Prefettura darà seguito a questa ulteriore intimazione.
Valgono le cose che ho scritto pochi giorni fa: da una parte, sono felice per l'abbreviarsi dei tempi. D'altra parte, le liste chiuse possono generare una nuova situazione di instabilità. Resta aperta la strada della soluzione politica: accordo preventivo tra i contendenti a non fare altri ricorsi dopo le elezioni a liste chiuse, oppure revoca della candidatura di tutti, anche se in questo caso è probabile che i tempi sarebbero più lunghi.
Di quest'ultima cosa però non sono sicuro: la sentenza del Consiglio di Stato stabilisce in istanza definitiva che la legge sull'"election day" passa in secondo piano rispetto all'urgenza di avere un'amministrazione. Forse si potrebbe sfruttare questa decisione per riuscire ad avere elezioni a liste aperte in tempi rapidi, se i candidati sindaci ritirassero tutti insieme la propria candidatura già domani mattina. In fondo il tempo per la presentazione delle liste e la campagna elettorale è di soli 45 giorni (circa), quindi sapendo subito dell'assenza di candidati la Prefettura potrebbe procedere ad indire il procedimento elettorale intero per l'autunno.
Comunque sappiamo che questa non è l'intenzione di Sarnico (posizione ufficiale), né della Giudici (posizione ufficiosa dalle voci), perciò ci terremo le liste bloccate.
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