Ho finito di leggere La morte della Pizia di Durrenmatt.
Bel libretto, stimolante da leggere.
Intanto è divertente, di piacevole lettura, dissacrante nell'approccio. Inoltre l'intreccio richiede attenzione, visto che si dipana con continue rivelazioni che si intrecciano.
Ovviamente Durrenmatt non voleva solo creare un divertissement letterario, ma sembra postulare l'inconoscibilità della verità.
Mi pare però di osservare che nella vicenda la verità è inconoscibile in quanto celata e nascosta dai vari personaggi, che mentono continuamente, ciascuno con i propri fini. Quindi la verità esiste? Secondo me sì. E' l'uomo che può scegliere di celarla e/o negarla.
Inoltre trovo interessanti le dissertazioni sulla democrazia (che richiede "una dose di incoerenza"), la tirannia, la giustizia. Posizioni eterodosse, ma che fanno pensare.
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