Ok, avevo indovinato l'affluenza. E solo quella...
Sorpresona, già che vincesse Laura Trecani non era atteso, che vincesse di quasi 500 voti con Totò a 550 poi era completamente fuori da ogni previsione.
Le liste faranno le loro valutazioni. Metto in fila alcuni numeri.
Molte preferenze, a questo giro. 2488 per i candidati della lista Radici, 2293 per quelli della lista Trecani. Cinque anni fa furono 2254 per Sarnico e 1735 per Prandelli. Particolarmente notevole il fatto che le preferenze di Radici siano più di quelle della lista Sarnico nonostante 700 voti (e schede) in meno.
Questo si traduce in una grossa differenza nelle preferenze per voto.
Dato 2023: 0,98 per la lista Radici, 0,76 per la lista Trecani (0,44 per la lista Totò)
Dato 2018: 0,69 per la lista Sarnico, 0,89 per la lista Trecani.
Si vede che:
- la lsita perdente ha una concentrazione di preferenze maggiore: questo è normale, perché la lista vincente riesce ad attirare i voti "d'opinione" oltre a quelli personali, più convinti e informati;
- a prescindere da questo, sia la lista vincente che quella perdente incrementano le schede preferenziate. Questo può essere dovuto a una campagna migliore da parte dei candidati o al fatto che, mentre parenti e amici ai seggi ci vanno, i voti "d'opinione" sono sempre meno e finiscono nell'astensione.
Sempre parlando delle preferenze, altri dati:
- le sei donne della lista Trecani portano ciascuna 180 preferenze in media, i dieci uomini 121;
- le otto donne della lista Radici portano 145 preferenze ciascuna, gli uomini 166.
Cinque anni fa i dati furono: uomini lista Sarnico 150, donne 131; uomini lista Prandelli 92, donne 130.
Si conferma quindi che il centrosinistra porta candidati più forti tra i maschi, mentre il centrodestra va forte con le candidature femminili (che però, essendo di meno, portano un totale di preferenze leggermente inferiore).
Per curiosità, ho guardato anche la distrubuzione "geografica" delle preferenze.
Nella lista Radici si ha una concentrazione maggiore di preferenze in singoli seggi. Calcolando solo chi ha preso più di 100 preferenze, Domenighini ha il 26% delle sue preferenze al seggio 3, Gotti il 24% all'1, Raza il 20% al 3. La dispersione minore si ha con Lombardo e Sarnico al 15%.
Nella lista Trecani le preferenze sono meno concentrate, l'unica sopra il 20% è Masperi con il 23%. Germana Antonelli ed Ernesto Mena hanno voti sorprendentemente costanti: il loro seggio migliore porta rispettivamente il 13% e il12% del totale, il che con 10 seggi vuol dire una distribuzione praticamente uniforme.
Anche in questo caso si può vedere una doppia lettura: chi ha una forte concentrazione ha mobilitato con efficacia amici e parenti, ma si può anche dire che sia mancato nel voto trasversale.
Riguardo alla distribuzione territoriale, sono andato a vedere anche i risultati delle regionali di tre mesi fa, spartiti per seggio. Di seguito le percentuali prese da Fontana e Trecani nelle due elezioni.
La percentuale complessiva è stata del 60% per Fontana e del 49% per Trecani.Si nota la particolarità del seggio 3, dove il centrodestra prende significativamente di meno che negli altri seggi (-10% rispetto alla media alle regionali, -3% - quindi meglio - alle comunali). E' il seggio in cui Domenighini e Raza hanno fatto il pieno di preferenze, il seggio del "villaggio Polonini".
Tra gli altri seggi, curiosamente c'è una lieve correlazione negativa: per esempio il seggio in cui Laura Trecani è andata meglio (seggio 7) è il secondo in cui Fontana era andato peggio, mentre quello in cui è andata peggio (seggio 5) è stato tra i migliori per Fontana.
Questo non vuol dire che c'è gente che votava Fontana e non Trecani o viceversa. o magari qualcuno sì, ma è ben più probabile che la spiegazione sia nella astensione e nella diversa affluenza, nella capacità di portare alle urne il proprio elettorato.
I candidati che si sono ripresentati nelle stesse liste sono solo 7. Pensavo di più, ma tre si sono candidati a sindaco, alcuni hanno cambiato lista, alla fine sono rimasti Raza, Burato, Faini e Bianchi per Radici, Guarneri, Mandelli e Gallo per Trecani. Queste le variazioni: Raza da 259 a 379, Burato da 170 a 228, Faini da 180 a 111, Bianchi da 60 a 46. Gli assessori crescono, gli altri scendono (contiamo anche che la lista ha perso il 30% dei voti).
Dall'altra parte, uno spettacolare +259 per Guarneri (da 114 a 353), +153 per Mandelli (da 157 a 310), -44 per Gallo (da 64 a 20). In questo caso è stata premiato il lavoro di Ospilab: per cinque anni sono stati sempre presenti e attivi.
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