Riprendendo il tema dell'ultima volta, segnalo questo intervento sulla questione dell'obbligatorietà dei vaccini. E faccio coming out: anch'io, da liberale, non sono convinto al 100% dell'obbligatorietà, preferirei un'adesione ai vaccini per convinzione ed educazione.
Bisogna anche dire che qui si parla di una libertà personale che confligge con quella altrui in almeno due modi: (1) perché comunque non si decide sulla propria salute, ma di quella dei propri figli, che pur restando ferma la potestà genitoriale sono altre persone; (2) per l'effetto sull'immunità di gregge e su chi non può vaccinarsi.
Inoltre bisogna chiedersi se abbia senso parlare di libertà su questioni scientifiche. La scienza non è una democrazia, ma è anche vero che finché la cosa riguarda solo lui stesso uno è libero di crederci o di non crederci. E qui si ricade nell'osservazione precedente: fino a dove la questione vaccini riguarda solo sé stessi?
Mi pare che la posizione ufficiale del consulente del M5S su questo tema (punto 3: libertà di scelta fino a che la copertura sta sopra il 95%, obbligo precauzionale sotto questa soglia, educazione e informazione) sia molto ragionevole. La migliore che ho sentito finora.
Peccato che la propaganda elettorale del Movimento sia molto più sfumata, dovendo lisciare il pelo ad antivaccinisti e/o complottisti che con l'ottima posizione di cui sopra - che per prima cosa afferma l'utilità dei vaccini - non hanno nulla a che fare.
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