Io non posso fare politica.
Non sono abbastanza fine. Per esempio, non riesco a capire come dopo i risultati delle amministrative i partiti possano continuare a prolungare, annacquare, rinviare i provvedimenti più necessari (ddl anticorruzione, legge elettorale, finanziamento pubblico ai partiti) a dare un segno di discontinuità della politica rispetto all'immagine tragica che si è cucita addosso.
Prendiamo il Pdl, che fa un vergognoso ostruzionismo sul ddl anticorruzione in aula da due anni (due anni!).
Uno dice: possibile che sia così scollegato dalla realtà? Sta perdendo voti su voti, e mette i bastoni tra le ruote a un provvedimento popolare, prima dei ballottaggi?
E oggi, con un'illuminazione, ho intuito che proprio qui sta la sottile strategia dei generali berlusconiani: loro praticamente ai ballottaggi non ci sono. Se si getta discredito sulla politica, vince l'antipolitica, e il PD viene sconfitto. Per esempio si consegna Parma a Grillo e Palermo a Orlando. E allora sai i titoli di Libero e del Giornale, sul PD diviso, travolto, finito!
Machiavellico! Un po' come i capponi di Renzo, che si beccavano per la via.
Finivano male tutti e due, certo, ma vuoi mettere che soddisfazione, per loro, assestare qualche energica beccata al rivale?
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