martedì 11 ottobre 2011

Vedo prevedo stravedo



  • Nota 12/10/11: questo post è stato scritto in qualche giorno nei ritagli di tempo. Proprio mentre lo pubblicavo, sentivo al telegiornale la notizia che il Governo è andato sotto di un voto in circostanze non chiarissime su una legge di bilancio. Per quel che ho sentito finora mi sembra plausibile che qualcuno abbia voluto dare un segnale al Governo ma che abbia fatto male i conti, cioè che l'intenzione fosse far mancare qualche voto alla maggioranza, non tanti da mandarla sotto. Comunque ora le probabilità di voto anticipato potrebbero crescere, anche se non ci credo molto.
     



Proviamo, come divertissement autunnale, ad analizzare le prospettive ipotetiche per un prossimo voto politico. Chiaro che siamo all’affidabilità degli oroscopi: non ho la palla di cristallo, e ci sono tantissime variabili in ballo, prima fra tutte la data del voto (credo nella prossima primavera, per un’oggettiva insostenibilità della situazione e per evitare il referendum, ma non escludo assolutamente che si vada al 2013: troppa gente, da Berlusconi a Casini, da una grossa fetta del PD a moltissimi deputati e senatori che in ogni caso non verrebbero riproposti ha interesse a procrastinare). Non credo che si riuscirà a fare una nuova legge elettorale (unica possibilità: un governo tecnico a seguito di una sfiducia esplicita del Parlamento, per qualche assenza imprevista o eventi catastrofici, tipo “commissariamenti” europei), quindi le ipotesi vertono sulla legge attuale. Altro dato di partenza è che la Lega stia con la destra: con i terzopolisti non si possono vedere, con la sinistra si potrà fare ma non subito, così vicino alla stagione berlusconiana. Se la Lega andasse da sola favorirebbe comunque il centrosinistra e soprattutto non avrebbe più nessuna possibilità di contare, quindi credo che ci penserà due volte.

Ipotesi 1: Berlusconi si ripresenta. Io credo che sia impresentabile e che nessuno lo vorrebbe nemmeno nel Pdl, ma il partito è “proprietà” sua ed ha comunque tantissima gente che gli deve tutto e sarebbe di difficile riciclo. Se si votasse presto, tipo fra 6 mesi, potrebbe anche decidere di ripresentarsi contro tutto e tutti. Allora probabilmente alcuni malpancisti del Pdl migrerebbero con Casini, che si presenterebbe certamente da solo, contando di raccogliere gli elettori di destra non berlusconiani e scontenti di Silvio. Alo stesso tempo, la presenza dell’arcinemico compatterebbe la sinistra, da Di Pietro a Vendola e fors’anche oltre. Tre poli, quindi: vincerebbe il centrosinistra, forse anche al Senato, ma c’è il rischio concreto che lì il Terzo polo diventi determinante.

Ipotesi 2: Berlusconi esce di scena. In questo caso, fattibile sia con elezioni nel 2012 (allora sarebbe un’uscita traumatica) o nel 2013 (e potrebbe esserci un passaggio di consegne “morbido” con Alfano), Casini potrebbe anche allearsi con il centrodestra, insieme a Fini (Rutelli allora dovrebbe ingoiare qualche rospo, ma elettoralmente non sposta molto), ed avrebbe di che guadagnare: potrebbe essere il candidato premier. Il Pdl pagherebbe la connivenza con Silvio ed avrebbe meno potere contrattuale nella scelta del candidato, Fini sarebbe comunque inaccettabile per il Pdl, invece Casini si è (parzialmente) ricostruito una verginità dal 2008 in poi. E non è detto che non vinca, specie considerando la debolezza intrinseca del centrosinistra: se si limita al PD+IdV+SeL perde quei punti percentuali potenzialmente decisivi, se si allarga a radicali, comunisti eccetera rischia di offrire il fianco a facili critiche di accozzaglia. Il risultato finale dipenderebbe da quanti voti perde o guadagna la Lega andando da sola. In questo scenario forse (se si va al 2013) per il centro sinistra un Renzi potrebbe sparigliare le carte e risultare vincente. Se si vota nel 2012, invece, non c’è tempo per costruire qualcosa di diverso da Bersani, e allora è più difficile, il nome ha meno appeal. Oddio, non che Casini possa passare come il nuovo che avanza... Se la giocano.

Ipotesi 3: Berlusconi esce di scena e Montezemolo prende il suo posto
. Se dovesse perdurare questa situazione di caos, senza che i partiti riescano ad organizzarsi al loro interno, ci sarebbe terreno fertile per Montezemolo, che potrebbe sfruttare l’appeal del “nuovo” e scorazzare nelle praterie sguarnite del centrodestra. Allora Casini dovrebbe nuovamente rinfoderare le ambizioni,e  probabilmente cercherebbe di accodarsi. Il Pdl rischierebbe la fine della Dc nel 1994, diventando residuale. In questo caso non ho idea di chi vincerebbe: l’effetto Montezemolo è di difficile previsione, e potrebbe avere una fronda di qualche candidato post-berlusconiano (magari lo stesso Alfano) a togliergli voti. Credo che a sinistra però non potrebbero presentarsi con una candidato già sulla scena (che sia Bersani o la Bindi o addirittura un redivivo Veltroni): farebbero la stessa fine di Occhetto nel 1994. E non è detto che non succeda.

Ipotesi 4: Casini va con il PD. E’ l’ipotesi più remota, ad oggi, ma non del tutto impossibile. Probabilmente non è praticabile se Berlusconi esce di scena, ma se non dovesse essere così, perché si ricandida o perché impone un Alfano standogli esplicitamente al fianco (immagino comizi congiunti e investiture ufficiali), il PD potrebbe fare due conti. Tutte le elezioni di questo Paese secondo me stanno a dimostrare che in Italia c’è una maggioranza di centrodestra tra gli elettori. Le vittorie amministrative del centrosinistra sono dovute alla disaffezione dei moderati delusi più che a guadagni di voti (a Milano Pisapia ha preso gli stessi voti del candidato di centrosinistra del 2006, è la Moratti che ne ha persi una marea). Il meccanismo regionale di attribuzione dei seggi al Senato è tale per cui, in una situazione in cui comunque un Terzo polo guadagnerà voti pescando tra i delusi del centrodestra, il centrosinistra rischia di non controllare il Senato pur avendo la maggioranza relativa (cioè vincendo alla Camera), e quindi rischia di dover scendere a patti comunque con Casini. Allora il PD potrebbe tentare il colpo gobbo mollando Vendola e imbarcando Casini e Rutelli (non credo Fini, che a quel punto sparirebbe), per cercare di vincere le elezioni senza sorprese. E’ un’ipotesi molto molto remota, anche se D’Alema continua a pensarci.

Riassumendo: secondo me con tre poli o tre poli e la Lega da sola alle elezioni vince il centrosinistra (in qualsiasi formazione), ma rischia di non avere la maggioranza al Senato. Con due poli, se Casini va con il PD vincono, ma fanno fatica a governare; se Casini va con il centrodestra la partita è aperta. Ad ogni modo chi vince è sempre Pierferdinando, per cui paga la lungimiranza del 2008 di esser sceso in tempo dalla barca che sarebbe affondata. Se arriva Montezemolo, spariglia tutto ma non so se vince, probabilmente renderebbe più impresentabile Bersani e spianerebbe la strada a qualche nome nuovo da opporgli (Renzi).

Se dovessi scommettere, direi voto nel 2012 (55% di probabilità, è più un auspicio che una previsione) e ipotesi 2 (lotta a due Casini-Bersani, da risolversi sul filo di lana). Non che mi piaccia molto, preferirei vedere nomi che non siamo sulla scena da 20 anni, ma per quello credo che dovrò aspettare ancora qualche anno (una legislatura).

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