Ieri notte ho visto la replica di Serbia-Italia.
L'impressione è che l'Italia di PIanigiani abbia gli stessi difetti dell'ultima Italia di Recalcati: niente costruzione del gioco, in attacco ci sono un giocatore con la palla e 4 fermi, al limite si cerca un gioco a due. Ma oggi tutti sanno difendere sul gioco a due, inoltre l'Italia non ha l'asse play-pivot per giocarlo bene.
Questo si vede anche dalle statistiche degli assist: 22-8 per la Serbia, quasi il triplo. Segno che i nostri punti, anche durante il parzialone del terzo quarto in cui abbiamo recuperato, venivano da transizioni e isolamenti.
Stavolta non ho visto come in passato un abuso del tiro da 3, in cui pure Belinelli non la metteva in una vasca da bagno (questa partita l'ha persa lui all'80%), ma fatichiamo ancora tantissimo in attacco.
Noi siamo atipici, dovremmo sfruttare i mismatch, ma per farlo bisogna crearli, con blocchi e cambi di marcatura difensivi, non immobilismo.
Per il futuro, la vedo magra: la Francia ci asfalta fisicamente, per passare il turno bisogna battere la Germania e non è detto che basti (Nowitzki può battere la Serbia, secondo me). Inoltre bisogna stare attenti alla Lettonia: l'Italia in una partita singola può battere chiunque, ma anche perdere dai baltici.
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